Il Cristo Infiorato
I Cristi Infiorati
Una delle
caratteristiche più attraenti ed unica dell'intera processione dedicata
alla Madonna delle Grazie di Artena è senza dubbio l'addobbo e l'infioratura dei Cristi. Tale innovazione risale al 1857, quando per la prima volta nel registro dei rendiconti troviamo la parola infioratura.
Gli
infioratori erano dei veri artisti e specialisti che durante la
processione dovevano preparare la cappella nella piazza principale del
paese, che doveva contenere l'Immagine pronta per l'adorazione del
popolo. Dovevano preparare anche un pannello di fiori al centro della
stessa piazza, con migliaia di petali multicolori che riproduceva un
mistero della Vergine. Inoltre, dovevano allestire sul portone di Santa
Croce un festone floreale.
Ogni
anno gli infioratori sbalordivano per la loro abilità, tanto che nel
1861 i deputati alla festa "festaroli" vollero portare una novità
eccezionale: fecero eseguire un pannello non più stabile ma
trasportabile, affinché tutti potessero ammirarlo. Ecco come nacque
l'idea di ornare e addobbare i Cristi Infiorati delle varie
confraternite che partecipavano alla processione.
L'arte
dell'infioratura fu appresa da un componente di ogni confraternita che
la tramandò nel corso degli anni ad altri confratelli. Nata come puro
abbellimento floreale per festeggiare, con la bellezza dei doni
naturali, la sacralità della festa della Madonna delle Grazie,
gradualmente si è dilatata fino a divenire parte essenziale della
processione. La popolazione afferma:"se mancassero i Cristi infiorati, non sarebbe vera processione".
Oggi la Processione
ne è arricchita da otto, costruiti con tecniche diverse pur mantenendo
il loro significato originario. Intorno al Cristo infiorato e al mondo
dei cristari vi sono diversi aspetti sconosciuti ai più, ma interessanti
soprattutto sotto l'aspetto sociale. Oggi
nella Chiesa di S. Stefano Promartire di Artena, la chiesa che fu la
prima parrocchia di Artena (infatti il primo documento che parla di
questa Chiesa è del 1182) si riunisce la Confraternita degli Agonizzanti. Nello Statuto (quello del 1994) all' Art. 1 leggiamo: È
canonicamente eretta nella Parrocchia di S. Stefano la “Compagnia
degli Agonizzanti” con sede presso i locali attigui della Chiesa di S.
Stefano.