Costruzione di un Cristo Infiorato

I Cristi infiorati sono grandi crocefissi di legno (mt. 2,5 x 1) sormontati da una struttura di canne, intessuta di asparago selvatico e guarnita con migliaia di fiori. La prima operazione, effettuata circa una settimana prima della festa, è la costruzione intorno al crocifisso di una struttura di canne chiamata cacciarelle. Si comincia dalla raggiera di supporto, passando poi al cerchio esterno e terminando con il letto, cioè con il piano che verrà infiorato. Mentre in passato era rinnovata ogni anno, attualmente la struttura  viene utilizzata più volte, sostituendo le canne eventualmente rotte e  stringendo i legami allentati (le canne vecchie, più leggere, presentano il vantaggio di incidere, in misura minore sul peso complessivo del crocifisso infiorato).
La struttura è quindi intessuta di asparago selvatico, comunque detto asparagina, che viene appuntato alle canne con rametti di salice o di ginestra (quest’ultima, più leggera e facilmente lavorabile, ma anche meno resistente del salice, viene usata dove è sufficiente una legatura meno forte).

Il letto, già intessuto dall’asparago, può essere successivamente ricoperto di strisce di foglie di lauro, cucite le une alle altre con un filo di cotone. Ogni striscia viene leggermente sovrapposta a quella  precedentemente appuntata. Si ottiene così una superficie di colore verde e brillante, dove viene applicato il disegno, realizzato su carta o su fogli sottili di polistirolo.
Le donne, tradizionalmente escluse dalla preparazione, sono di solito incaricate di cucire le foglie (ne occorrono circa 4 kg per Cristo).

Sui fogli di polistirolo vengono effettuati dei fori a distanza ravvicinatissima l’uno all’altro, in ciascuno dei quali viene inserito lo stelo di un fiore o appuntato il petalo attraverso uno spillo. I disegni rappresentano simboli della fede (agnello, colomba, campane, candele). Sul  punto più alto dell’infioratura, al centro, viene sempre riprodotto l’emblema della confraternita che realizza il Cristo: il monogramma di Maria per la confraternita della Madonna; la Corona per la confraternita  del Rosario; la Croce di Malta per quella del Gonfalone; il monogramma di Cristo per la confraternita del Sacramento; la Campana per la confraternita degli Agonizzanti. Una caratteristica particolare è  rappresentata dall’ampio uso di papaveri papampeni (papaveri) raccolti all’alba del sabato ancora chiusi. Saranno aperti a processione iniziata e già sfioriti alla fine. Gli altri due colori di  base sono il giallo delle margherite e il bianco delle palle di neve sammuchelle, quest’ultime sostituite da garofani se già sfiorite a causa della stagione precoce. Si utilizzano anche, sebbene in quantità limitata rose rosse e margherite bianche. Per infiorare un crocifisso sono necessari in media 15 mazzi di papaveri e 15 di margherite gialle.

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